Infezioni in ospedale
Le infezioni ospedaliere sono la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria. Infezioni nosocomiali: cosa sono?
Sono infezioni, ovvero penetrazioni di microrganismi patogeni nell’organismo (batteri, protozoi, miceti, virus), insorte durante o dopo un ricovero di un paziente e non presenti al suo ingresso, nemmeno in fase di incubazione.
Secondo EPICENTRO, “il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica”, a cura dell’Istituto superiore di sanità, “sono l’effetto della progressiva introduzione di nuove tecnologie sanitarie, che se da una parte garantiscono la sopravvivenza a pazienti ad alto rischio di infezioni, dall’altra consentono l’ingresso dei microrganismi anche in sedi corporee normalmente sterili. Un altro elemento cruciale da considerare è l’emergenza di ceppi batterici resistenti agli antibiotici, visto il largo uso di questi farmaci a scopo profilattico o terapeutico.”
Tipi di infezioni ospedaliere
Circa l’80% di tutte le infezioni ospedaliere riguarda quattro sedi principali:
infezioni del tratto urinario
infezioni da ferite chirurgiche
infezioni dall’apparato respiratorio
infezioni sistemiche (sepsi, batteriemie).
Le più frequenti sono le infezioni urinarie, che da sole rappresentano il 35-40% di tutte le infezioni ospedaliere e leggiamo parecchi casi associati a infezioni che coinvolgono in tratto urinario e sconvolgono la vita di pazienti entrati in ospedale per operazioni di routine.
Rilevare l’errore, farlo emergere, non è solo questione di soldi, o di punizioni per chi ha sbagliato (perché non sempre c’è un capro espiatorio), ma è un dovere civico e morale.
Se credi di aver vissuto un errore medico sulla tua pelle o su quella di qualcuno che ami, scrivi e raccontaci la tua storia.